Ma siamo sicuri che “quello che non considerano il meglio, ma che vende” venda davvero? Faccio un esempio: fra un romanzo ben scritto di un autore italiano e l'ennesima traduzione fatta da chatgpt o similari di un mediocre romanzo di un autore anglofono (a cui, mica come in Italia, devi pagare i diritti!), la maggior parte delle case editrici preferisce la seconda; ma siamo sicuri che gli convenga? Io ho i miei dubbi. I lettori sono molto meno scemi di quanto credono le case editrici.
quoll
Non sono per nulla d'accordo! Le case editrici dovrebbero dare spazio a quello che considerano il meglio, non fosse che per spirito di conservazione. Trattando i lettori come degli imbecilli siamo arrivati proprio a questo punto, dove in pratica esiste solo una casa editrice, e la maggior parte degli scrittori, per non parlare dei traduttori, non riesce a campare... e i lettori sono in costante diminuzione da anni!
Ci tengo a dire che il mio è un discorso generale, e non mi riferisco a Zona42, che, anzi, stimo!
La critica al libro a cui facevo riferimento è più o meno questa.
Zona 42 è una casa editrice che ho seguito fin dalla sua nascita, e ha pubblicato veramente degli ottimi libri. Ultimamente mi sembra un po' peggiorata, o, almeno, ho trovato proposte meno interessanti (Antropocene Boom è uno dei libri più brutti che abbia mai letto in tutta la mia vita), ma speriamo in bene per questa nuova antologia (dalla orripilante copertina)!
Non ho idea di cosa sia... forse è meglio così! 😄