this post was submitted on 16 Dec 2025
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Intelligenza Artificiale
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Però, posso fare una domanda ingenua?
L'energia si conserva, giusto?
Quindi, se con una certa metratura di pannelli solari io catturo una certa quantità di fotoni ad alta frequenza convertendone l'energia in elettricità; prima o poi dovrò dissipare quella stessa energia sotto forma di fotoni a frequenza più bassa.
Al primo sguardo non mi sembra che ci sia molta differenza sulla base di quel che ne faccio, alimentarci una stazione spaziale o un grappolo di processori più o meno mi sembra lo stesso. In ogni caso alla fine avrò tanto calore da dissipare quanta era l'energia catturata, ovverosia pannelli solari e dissipatori di calore dovranno crescere approssimativamente con le stesse proporzioni, no?
Certo se servono dimensioni di 100 volte l'attuale stazione spaziale internazionale questo è presumibilmente un problema, ma perché ho la sensazione che venga sottolineato più il calore che i pannelli fotovoltaici? Non dovrebbero crescere con le stesse proporzioni? La dissipazione scala intrinsecamente in maniera peggiore?
Mi devo esser persa un passaggio.
@futuroprossimo@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno @GustavinoBevilacqua@mastodon.cisti.org @andrea_ferrero@sociale.network @aitech@feddit.it @quantumquia@poliversity.it @snow@snowfan.it
@Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @aitech @quantumquia @snow No, parlavamo di calore perché il discorso era partito da lì, ma i pannelli solari scalano nello stesso modo. In un altro post dicevo appunto che nello spazio le potenze sono irrisorie rispetto a quelle cui siamo abituati sulla terra, tutta la stazione spaziale ha la potenza di una Tesla entry level. Potenze dell'ordine del MW o più mi sembrano ingestibili da tutti i punti di vista.
Grazie mille @andrea_ferrero@sociale.network per la precisazione!
Concordo, suona piuttosto complicato costruire nello spazio un centro di calcolo di dimensioni appena modeste. E capisco che il tuo "da tutti i punti di vista", sottolinea giustamente l'inconsistenza degli argomenti che sostengono che in orbita il problema del raffreddamento non esiste. C'è, come quello dell'energia.
Comunque anche la presenza di "energia abbondante" mi sembra poco convincente. Quanto pesa un pannello fotovoltaico? Quanta energia serve per portarlo in orbita? Quanta energia catturerà una volta in orbita? Insomma, dopo quanto tempo l'aver messo un pannello in orbita mi ripaga dell'energia spesa per portarcelo? Prima di pensare di trasferire una infrastruttura energivora dalla terra allo spazio, credo che questo conto andrebbe fatto, ma non lo vedo negli annunci dei sostenitori di questi trasferimenti.
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@Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @aitech @quantumquia @snow eh sì, non vedo come si possa far finta che non esista
@andrea_ferrero @Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @aitech @quantumquia @snow
Una discussione pertinente, se può essere di interesse (in inglese):
https://space.stackexchange.com/questions/70174/is-it-feasible-at-all-to-build-data-centers-in-space
@game @Cincia @informapirata @GustavinoBevilacqua @futuroprossimo @aitech @quantumquia @snow Grazie, sì, interessante. Non vedo elementi per cambiare idea, mi sembra uno specchietto per le allodole.