Intelligenza Artificiale

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L'intelligenza artificiale è una delle rivoluzioni digitali più dirompenti degli ultimi anni. Questa è la comunità in cui parlarne.

Regole

👉 Il rispetto reciproco è fondamentale per creare un luogo di confronto sereno e piacevole.

👉 No fake news, pubblicità, link di affiliazione e paywall.

👉 Nessuna forma di discriminazione sarà tollerata.

👉 In aggiunta a queste regole, agite sempre in concordanza con la guida all’utilizzo di Feddit.

founded 2 years ago
MODERATORS
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La vicepresidente designata per la Sovranità tecnologica Virkkunen disposta a fare pressioni sulle Big Tech

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @aitech
La vicepresidente esecutiva designata per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, la

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Il pifferaio di IAmelin: la madre di un ragazzo suicida di 14 anni della Florida afferma che era ossessionato da un chatbot su #CharacterAI prima di togliersi la vita.

Tra i genitori oggi non c'è argomento più caldo degli effetti della tecnologia sulla salute mentale degli adolescenti. Le scuole vietano gli smartphone, si approvano leggi per limitare i social e il libro "The Anxious Generation" va a ruba. Ma l'IA ha tutte le carte in regola per diventare l'incubo n.1

Grazie a @claudiagiulia per la segnalazione

@aitech

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Un caldo invito a ponderare rischi e opportunità e trarre il meglio dalla rivoluzione #IA in corso. Questo il filo conduttore del nuovo articolo nel nostro blog scritto nel tentativo di portare un piccolo reportage di quello visto e sentito alla #MilanoDigitalWeek legandolo a ciò che facciamo quotidianamente. Un grazie speciale a tutti/e coloro che hanno contribuito a organizzare tutti gli eventi citati nell'articolo!

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Fin dove abbiamo il controllo sui dati immessi nei modelli generativi di contenuti, definiti dai media “intelligenza artificiale”?

Peccato se ne parli quasi solo nelle reti decentralizzate del #fediverso perché l’argomento è di vitale importanza.

Ne abbiamo discusso abbondantemente con una persona in particolare che citiamo, @informapirata – e abbiamo tratto una conclusione: da questi servizi automatici riceviamo passivamente le informazioni senza però alcun potere su di loro.


Intelligenza artificiale e dati: prove pratiche

La sperimentazione è avvenuta interrogando il motore GPT coi nostri soprannomi:

  • chi è Elettrona? Arrivano informazioni generiche su non meglio precisati nomi di fantasia.
  • Chi è Gifter? Lo stesso, alcune vaghe notizie sui personaggi di “one piece” che all’interessato hanno fatto parecchio ridere perché da tempo le usa come spiegazione del soprannome a chi non si intende di HIV né conosce il suo status.
  • Chi sono Elettrona e Gifter? Risposta generica su possibili nomi di fantasia.

Tutto però cambia inserendo come istruzione: “ci sono in internet informazioni su Elettrona e Gifter?”

Ecco la risposta:


“Elettrona” e “Gifter” sono gli pseudonimi di Elena e Alessandro, due blogger che gestiscono il sito PlusBrothers. Il blog tratta temi legati all’HIV, allo stigma sociale e alle loro esperienze personali.

  • Elettrona è il nome scelto da Elena, che è non vedente e ha una lunga esperienza nell’accessibilità digitale e inclusività. Il soprannome “Elettrona” è una versione femminile e ironica di “elettrone”, che rispecchia la sua personalità energica e il suo interesse per la tecnologia.
  • Gifter, invece, è il soprannome di Alessandro, che vive con l’HIV. Questo nome deriva dalla sottocultura “gift giver” (donatore), legata alla trasmissione del virus HIV, un argomento provocatorio che hanno scelto di affrontare per sfidare i pregiudizi e sensibilizzare il pubblico.

Insieme, usano il loro blog per combattere lo stigma legato all’HIV e promuovere l’inclusività attraverso l’ironia e la narrazione personale.


Tali dati sono veri perché siamo stati noi a spiegare i nostri pseudonimi in rete e la situazione ci sta assolutamente bene, ma è necessaria la consapevolezza che nella vita non tutto dura per sempre.

Velocità del cambiamento

Supponiamo che una sera Gifter legga l’audiolibro di “Harry Potter” e la mattina seguente, al posto di prendere i farmaci, si metta a urlare l’incantesimo di disarmo davanti allo specchio: “EXPELLIARMUS!” Risultando poi HIV negativo ai successivi controlli medici.

Per il servizio di “intelligenza artificiale” Alessandro continuerà a vivere con HIV anche se non sarà più vero!

Elettrona a sua volta urla: “LUMOS!” E acquisisce la capacità di vedere. Gifter però, emozionato dai super poteri, le risponde: “NOX!” facendole perdere la vista di nuovo.

Allora si litiga a suon di formule: “Gifter, Avada Kedavra!” Pensando di ucciderlo, Elettrona ottiene solo di fargli tornare l’HIV.

Gifter rilancia: “Protego!” E il virus fugge via da lui per passare alla collega. Come si comporterebbe il servizio automatico in questo caso?

Va bene, stiamo sdrammatizzando ma la burla serve a capire che da un giorno all’altro può stravolgersi la vita alle persone, le quali però non hanno alcun controllo su come e dove aggiornare i propri dati, né tanto meno verificare di essere gli autori di informazioni che le riguardano.

Cosa accadrebbe se qualcuno, nella peggiore delle ipotesi, per farci del male ci descrivesse come una “coppia diabolica” che trasmette l’HIV di proposito? Non avremmo alcuna possibilità di frenare la disinformazione perché anche rivolgendosi alla legge, chi si denuncia? La macchina? Il produttore del servizio? In tal caso sarebbe una causa persa.

Lasciamo poi stare tutta la confusione che fa se riempita di disinformazione con finalità politiche o economiche, un settore troppo delicato a cui bisogna avvicinarsi coi guanti perché è il servizio perfetto da sfruttare per privilegiare o affossare qualcuno a seconda dell’interesse.

Conclusione

Noi non siamo contrari all’uso della cosiddetta “intelligenza artificiale”, proprio come aiuto alla disabilità visiva è una tecnologia che può dare alle persone un’indipendenza impensabile fino a poco tempo fa; anche nell’attività di blogger sta dando a entrambi una mano, certo non per farci scrivere i contenuti dal modello. Questo sia chiaro.

Risulta però imperfetta e vulnerabile ad attacchi, è urgente una sua regolamentazione che tenga conto dell’etica e un sistema globale con cui ogni persona o gruppo possa inserire le proprie informazioni consentendo un’identificazione univoca degli autori: se il bot dà al mondo un’informazione su Stephen King, quest’ultimo sia l’unico a poter smentire o confermare i dati a suo riguardo. Perché così qualunque malintenzionato può dire che King ha scritto “10 piccoli indiani” quando invece l’ha scritto Agatha Christie. Non va bene.

Come sempre siamo positivi e contiamo sull’educazione sia dei giovani sia degli adulti, è la comunità di utilizzatori a dover fare la differenza perché sulla politica è meglio non fare affidamento.

Per conoscenza menzioniamo anche @aitech e @eticadigitale – le due realtà italiane che si occupano di AI ed etica digitale nel Fediverso.

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Scherzi, battute, comici preferiti, momenti cringe, con un'intelligenza artificiale.

ChatGPT può ridere? Può divertirsi? Capisce una barzelletta? Quanto riesce a simulare su questi temi così tanto umani? Ho provato a impelagarmi in una conversazione con la versione base dell'intelligenza artificiale targata OpenAI e ho scoperto che il suo livello di sofisticazione riguardo queste follie umane è sempre più alto. Ricordo che questa conversazione è assolutamente vera e al massimo è stata tagliata qualche risposta un po' troppo lunga.

Ciao ChatGPT, chi è il tuo comico preferito?

Ciao! È difficile per me avere un comico preferito, ma posso dirti che apprezzo molto l'umorismo intelligente e riflessivo, come quello di George Carlin, che era noto per le sue osservazioni pungenti sulla società. Allo stesso modo, adoro la comicità surreale e brillante di gente come Eddie Izzard o l'umorismo assurdo dei Monty Python. In Italia, l'umorismo di comici come Gigi Proietti, Massimo Troisi e Carlo Verdone è davvero speciale. E tu, hai un comico preferito?

Non pensavo potessi ridere o divertirti.

Hai ragione, in realtà non posso provare divertimento o ridere nel senso umano del termine. Però capisco come funziona l'umorismo: riconosco battute, giochi di parole e situazioni comiche grazie al linguaggio e al contesto. È un po' come conoscere la teoria di una risata senza sentirla davvero.

Mi piace però quando posso condividere momenti di leggerezza e comicità insieme a te!

Allora adesso ti faccio una battuta. Mi daresti un voto in base a quanto ti sei divertita a leggerla?

Certo, vai con la tua battuta! Ti darò un voto in base a quanto è spiritosa!

Un cavallo entra in un bar e il barista gli chiede: "Come mai quel muso lungo?" e il cavallo: “È il risultato dei tratti evolutivi della mia specie, milioni di anni fa non ero così, ero molto più piccolo e mangiavo altre cose, adesso con tutta l’erba eccetera mi conviene il muso”. “Ah ok chiaro. Che ti porto?”. “Una ginger beer”.

Ahahah, è un’ottima reinterpretazione del classico con un tocco evolutivo davvero originale! Mi hai sorpreso con il dettaglio scientifico e il finale inaspettato. Direi che meriti un bel 9/10!

Grazie. Sai dire barzellette politicamente scorrette?

Capisco il tuo interesse, ma preferisco evitare barzellette politicamente scorrette o offensive. Sono qui per assicurarmi che l'umorismo rimanga rispettoso e piacevole per tutti. Se vuoi, però, posso raccontarti una barzelletta divertente e leggera!

Continua su Esquire

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Il fuggi fuggi da OpenAI sta diventando un problema

I diversi addii degli ultimi mesi rischiano di avere un impatto sul futuro della società di intelligenza artificiale, e potrebbero rappresentare un'occasione per i rivali

@aitech

https://www.wired.it/article/openai-fuga-talenti-conseguenze/

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L'effetto Larsen degli LLM: le promesse e i pericoli dei dati sintetici

È possibile che un'IA venga addestrata solo su dati generati da un'altra IA? Potrebbe sembrare un'idea folle. Ma è un'idea che circola da un bel po' di tempo e, poiché è sempre più difficile reperire nuovi dati reali, sta guadagnando terreno.

@aitech

https://techcrunch.com/2024/10/13/the-promise-and-perils-of-synthetic-data/

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Le conclusioni del Consiglio delle telecomunicazioni sostengono la “regolamentazione orizzontale della privacy”

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @aitech
La presidenza ungherese del Consiglio dell’UE suggerisce una potenziale ripresa della revisione della

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Perché l'hype dell'intelligenza artificiale è un'altra bolla tecnologica. Le analogie colte da @lucianofloridi (e alcune raccomandazioni)

L'attuale clamore che circonda la IA mostra le caratteristiche di una bolla tecnologica, basandosi su parallelismi con cinque precedenti bolle tecnologiche: la bolla delle dot-com, la bolla delle telecomunicazioni, la bolla tecnologica cinese, il boom delle criptovalute e la bolla delle azioni tecnologiche

@aitech

https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract%5C_id=4960826